Dopo una fase inziale ideativa, che può durare indefinitamente, il primo aspetto da affrontare della fase progettuale di un documentario, secondo il mio usuale metodo di lavoro seguito fino ad oggi, è quello di precisare esattamente gli elementi principali che voglio comunicare della tematica scelta dal soggetto. Questa è la prima chiave di lettura, poi col tempo, nel corso dell'elaborazione del lavoro compaiono successive chiavi di lettura, che sono in genere molteplici e sempre più imprecisate.
In questo senso l'opera più complessa che mi è capitato di affrontare è il documenatrio sulla vita di Ezra Pound, uno dei massimi poeti del Novecento e geniale profeta inascoltato in economia. Il titolo proviene da una citazione di uno degli intervistati che con un giudizio centrava l'anima di Ezra Pound: "A Baby in the Woods"; "Un bambino nella foresta". Così infatti si trovò a vivere Pound, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando, con l'arresto da parte delle forze americane a Genova, l'accusa di alto tradimento e l'internamento presso un manicomio criminale statunitense, si accorse che la sua poesia e le sue inziative culturali erano andate a toccare i lupi famelici che govervavano, e governano ancora, la selvaggia giungla della finanza internazionale. Il sottotiolo, poi, veniva ad esplicitare tutto questo: "Il Sogno infranto di Ezra Pound".
mercoledì 26 dicembre 2012
Elenco completo lavori
- 2015: attore, regista e produttore de: "Le Nozze di Anton Cechov. Una messinscena", spettacolo teatrale e documentario sul saggio finale del corso triennale per insegnanti steineriani, con la direzione di Carla Greco.
- 2013: autore, regista e co-produttore con la Contanima di Maurizio Andreanò di: "Taormina, la Diva Mediterranea", documentario storico-culturale, patrocinato dal Comune di Taormina. In attesa di distribuzione.
- 2013: autore, regista e produttore de "NGABEN: i veicoli dell'anima", documentario etnografico sulla cerimonia di cremazione balinese. Introspeksi produzioni, DocNews Cast distribuzione.
- 2011: autore, regista e produttore della monografia video sull’artista “Luigi Ontani”, per la diffusione di Rai Educational.
- 2011: autore, regista e produttore della monografia video sull’artista “Michelangelo Pistoletto” per la diffusione di Rai Educational.
- 2010: autore, regista e produttore di “Concerto d’amore per la Terra dei Fuochi”, per la diffusione di Rai Educational.
sabato 22 dicembre 2012
Made in Italy in Bali
La creatività italiana nell'isola degli dei
Per tre anni, dal 2006 al 2009, ho soggiornato nella
bellissima isola di Bali, in Indonesia. Ad attrarmi là è stato un confluire di
interessi, che mi avevano già fatto compiere viaggi annuali dal 2000 in avanti.
Per approfondire la cultura balinese, ma anche per provare un modo di vivere
più a contatto con la natura, con la spiritualità, con l’arte e, in generale,
per avere una qualità della vita superiore a quella che attualmente si può
vivere qui in occidente, avevo deciso di trasferirmi su quell’isola lontana e
vedere se fosse stato mai possibile mettere radici.
L’esperimento non riuscì, perché proprio in quel periodo
Bali si era agganciata ad uno straordinario sviluppo economico di stampo
globalista che la stava trasformando sotto i miei occhi increduli. La parola più pronunciata da tutti era "business", il miraggio era quello di diventare la Singapore dell'Indonesia, mentre il panorama
delle risaie incontaminate, specialmente quelle a ridosso dei centri cittadini
maggiori, si stava rapidamente dissolvendo per far spazio a colossali
iniziative edilizie rivolte al turismo di lusso, che hanno trasformato
completamente l’energia del posto e dei suoi abitanti.
martedì 18 dicembre 2012
Concerto d'Amore per la Terra dei Fuochi
Dal punto di vista tecnico una delle sfide più interessanti nel realizzare un documentario si presenta quando ci sono più aspetti da rappresentare che non sono sempre del tutto compatibili fra loro. Mi spiego. Ogni cosa, evento, personaggio, in generale ogni soggetto, può sempre essere documentato sotto una miriade di punti di vista, usando diverse prospettive e diverse modalità. Quando però l'esigenza, per esempio del committente, impone che quel determinato soggetto venga visto soprattutto in un certo determinato profilo, non del tutto omogeneo al suo aspetto centrale, allora la sfida è trovare il giusto equilibrio di cosa inserire e come costruire l'opera.
Questo è un punto estremamente importante su cui ritornerò in futuro per parlarne ancora. E' qualcosa che riguarda ogni creazione artistica. Paradossalmente la vera libertà di creazione non esiste quando posso fare tutto quel che mi pare. In questi casi il risultato probabilmente sarà un opera caotica, disordinata, senza struttura interna. Invece quando mi impongo delle regole ben precise, allora nello spazio ben definito da me accettato posso esercitare in piena libertà le scelte più opportune che risulteranno in un opera compiuta e ben elaborata.
Questo è un punto estremamente importante su cui ritornerò in futuro per parlarne ancora. E' qualcosa che riguarda ogni creazione artistica. Paradossalmente la vera libertà di creazione non esiste quando posso fare tutto quel che mi pare. In questi casi il risultato probabilmente sarà un opera caotica, disordinata, senza struttura interna. Invece quando mi impongo delle regole ben precise, allora nello spazio ben definito da me accettato posso esercitare in piena libertà le scelte più opportune che risulteranno in un opera compiuta e ben elaborata.
giovedì 6 dicembre 2012
La Luce dell'Invisibile
Il titolo di questo blog, La Luce dell'Invisibile, è anche il titolo di un documentario che ho realizzato nel 2004 dedicato alla biografia artistica di Mimmo Jodice, il fotografo napoletano di fama internazionale. Il sottotitolo di quel documentario era: Lo Sguardo Altrove di Mimmo Jodice, per sottolineare la poetica visiva dell'artista che ha sempre cercato nelle sue opere di esprimere qualcosa che va oltre il visibile.
Per citare un brano del soggetto che scrissi, prima di affrontare la realizzazione del documentario, "la sfera in cui entriamo quando veniamo in contatto con il mondo di Mimmo Jodice, è uno spazio infinito verso l’ignoto; un canale di comunicazione che parla attraverso simboli e indica tanto le realtà animiche di un onirismo surreale, quanto le consistenze spirituali di una percezione metafisica".
Le opere create dall'artista sono immagini che vanno contemplate dopo che si è raggiunto uno stato di silenzio interiore per fare in modo che ciò che si guarda vada a depositarsi in un livello della nostra percezione che sta oltre ogni criterio di analisi riflessiva.
Per citare un brano del soggetto che scrissi, prima di affrontare la realizzazione del documentario, "la sfera in cui entriamo quando veniamo in contatto con il mondo di Mimmo Jodice, è uno spazio infinito verso l’ignoto; un canale di comunicazione che parla attraverso simboli e indica tanto le realtà animiche di un onirismo surreale, quanto le consistenze spirituali di una percezione metafisica".
Le opere create dall'artista sono immagini che vanno contemplate dopo che si è raggiunto uno stato di silenzio interiore per fare in modo che ciò che si guarda vada a depositarsi in un livello della nostra percezione che sta oltre ogni criterio di analisi riflessiva.
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