Era la prima volta che sentivo parlare di teaser. E' una parola inglese, sta per attrattore. Google lo traduce come occhiolino, il che applicato ad una trailer video può assumere tutta una serie di connotati adeguati alla descrizione della lunga e spesso complessa produzione di un documentario.
Quando l'amico Maurizio Andreanò, della Contanima Edizioni, mi propone di realizzare un piccolo teaser partendo dalle immagini girate insieme a Taormina l'estate scorsa, in occasione del Taormina Film Fest, accolgo con entusiasmo l'idea.
Il filmato sarebbe stato proiettato il 5 ottobre 2013 nel San Domenico Palace Hotel di Taormina, durante la presentazione del libro "Governo del Territorio e Dottrina Sociale della Chiesa in Architettura, Urbanistica, Ambiente e Paesaggio" di Cesare Capitti, edito dalla Qanat,
L'idea era quella di un trailer di una quindicina di minuti che lasciasse intendere dell'esistenza di un vero documentario, al di là da venire, dedicato alla città di Taormina. Al momento, quando Maurizio mi chiede anche se ho un'idea del titolo del teaser, non sapevo proprio quale dargli. Avevo un sentimento ben definito su Taormina, nato dall'esperienza vissuta di recente là, ma per assegnargli delle parole-emblema occorreva un po' di elaborazione.
A Taormina avevo girato e montato alcuni servizi video sul festival, grazie anche alla valente collaborazione di Angella Failla, giornalista glamour di Blogtaormina. In questo modo abbiamo assaggiato gli effetti della sinergia che è alla base del progetto DocNewsCAST, applicata al terreno della produzione locale.
Vien da sè che mi son ritrovato a respirare l'aria dell'ambiente dello star system per pochi ma intensi giorni, sullo sfondo di una Taormina effigiata con il teatro greco sulla spettacolare baia di Naxos. L'antica vocazione turistica, dalla Magna Grecia in poi, passando per il Gran Tour e La Dolce Vita hollywoodiana del secolo scorso, veniva confermata ancora una volta con la kermesse di quest'anno targata Agnus Dei e la consueta moltitudine umana del turismo di massa nonostante la "crisi".
Poi abbiamo incontrato anche l'amore di certi taorminesi che si stanno chiedendo: sì, va bene, ma ora dove stiamo andando? Ci stiamo allonando troppo dallo spirito delle origini? Insomma, qual'è o cos'è ancora la vera anima di Taormina?
Questi taorminesi sono coloro che hanno voluto esporsi e dare voce a questa ricerca prestandosi alle interviste che il teaser contiene. Tutte personalità che vivono nell'area di Taormina o lavorano nell'ambito della cultura locale e nazionale. Inoltre il Comune ci aveva concesso il proprio patrocinio.
Ebbene, il mio sentimento era emerso:
Ecco quindi il giorno dopo il titolo del teaser: Taormina, la diva del Mediterraneo.
Però mi si presentava un problema. Come fare un trailer di un film che ancora non c'è? Problema insormontabile se mi ci fossi messo a pensare. Il fatto è che, dopo lunga preparazione, ho iniziato a lavorare, lasciandomi assorbire piacevolmente dal vortice energetico che il soggetto germinale conteneva. Ed è stato come un tunnel, durato qualche giorno e qualche notte. Il parto accaduto all'uscita del tunnel ha visto la generazione del filmato, quello che poi è stato proiettato.
Il fatto che la sua durata superasse abbondantemente i quindici minuti previsti sembrava che non rappresentasse un problema per il programma della presentazione, anzi. Il fatto poi che i minuti sono oltre quaranta, anche questo non appariva così inadeguato per un trailer. Certo, perché il nostro è un teaser, non un traleir!
Mi chiedo, comunque, se quello che poi si è rivelato essere un lavorone è e rimane soltanto un teaser, allora a cosa lancia esattamente l'occhiolino? Le capacità organizzative dimostrate da Maurizio Andreanò e Stefania Patti in occasione di questa presentazione sono state superbe e lasciano aperte ampie prospettive di attesa.
La proiezione è stata un successo! Devo ringraziare tutti coloro che hanno espresso il grande apprezzamento per l'opera, in particolare Cettina Rizzo e Mario Bolognari, che con affetto hanno voluto darmi dei meriti che, se non fosse stato grazie anche alla lora appassionata partecipazione, non avrebbero potuto esprimersi in modo così compiuto.
Qui e qui la notizia.
Quando l'amico Maurizio Andreanò, della Contanima Edizioni, mi propone di realizzare un piccolo teaser partendo dalle immagini girate insieme a Taormina l'estate scorsa, in occasione del Taormina Film Fest, accolgo con entusiasmo l'idea.
Il filmato sarebbe stato proiettato il 5 ottobre 2013 nel San Domenico Palace Hotel di Taormina, durante la presentazione del libro "Governo del Territorio e Dottrina Sociale della Chiesa in Architettura, Urbanistica, Ambiente e Paesaggio" di Cesare Capitti, edito dalla Qanat,
L'idea era quella di un trailer di una quindicina di minuti che lasciasse intendere dell'esistenza di un vero documentario, al di là da venire, dedicato alla città di Taormina. Al momento, quando Maurizio mi chiede anche se ho un'idea del titolo del teaser, non sapevo proprio quale dargli. Avevo un sentimento ben definito su Taormina, nato dall'esperienza vissuta di recente là, ma per assegnargli delle parole-emblema occorreva un po' di elaborazione.
A Taormina avevo girato e montato alcuni servizi video sul festival, grazie anche alla valente collaborazione di Angella Failla, giornalista glamour di Blogtaormina. In questo modo abbiamo assaggiato gli effetti della sinergia che è alla base del progetto DocNewsCAST, applicata al terreno della produzione locale.
Vien da sè che mi son ritrovato a respirare l'aria dell'ambiente dello star system per pochi ma intensi giorni, sullo sfondo di una Taormina effigiata con il teatro greco sulla spettacolare baia di Naxos. L'antica vocazione turistica, dalla Magna Grecia in poi, passando per il Gran Tour e La Dolce Vita hollywoodiana del secolo scorso, veniva confermata ancora una volta con la kermesse di quest'anno targata Agnus Dei e la consueta moltitudine umana del turismo di massa nonostante la "crisi".
Poi abbiamo incontrato anche l'amore di certi taorminesi che si stanno chiedendo: sì, va bene, ma ora dove stiamo andando? Ci stiamo allonando troppo dallo spirito delle origini? Insomma, qual'è o cos'è ancora la vera anima di Taormina?
Questi taorminesi sono coloro che hanno voluto esporsi e dare voce a questa ricerca prestandosi alle interviste che il teaser contiene. Tutte personalità che vivono nell'area di Taormina o lavorano nell'ambito della cultura locale e nazionale. Inoltre il Comune ci aveva concesso il proprio patrocinio.
Ebbene, il mio sentimento era emerso:
- dal suo passato arcaico,
- dall'intreccio con un presente dominato dal pensiero unico e decadente,
- dallo splendore naturale di questa perla del Mediterraneo,
- dalla sua internazionalità,
- dal connubio felice e produttivo di cultura e turismo;
- dall'incontro della copertura dei mass media,
Ecco quindi il giorno dopo il titolo del teaser: Taormina, la diva del Mediterraneo.
Però mi si presentava un problema. Come fare un trailer di un film che ancora non c'è? Problema insormontabile se mi ci fossi messo a pensare. Il fatto è che, dopo lunga preparazione, ho iniziato a lavorare, lasciandomi assorbire piacevolmente dal vortice energetico che il soggetto germinale conteneva. Ed è stato come un tunnel, durato qualche giorno e qualche notte. Il parto accaduto all'uscita del tunnel ha visto la generazione del filmato, quello che poi è stato proiettato.
Il fatto che la sua durata superasse abbondantemente i quindici minuti previsti sembrava che non rappresentasse un problema per il programma della presentazione, anzi. Il fatto poi che i minuti sono oltre quaranta, anche questo non appariva così inadeguato per un trailer. Certo, perché il nostro è un teaser, non un traleir!
Mi chiedo, comunque, se quello che poi si è rivelato essere un lavorone è e rimane soltanto un teaser, allora a cosa lancia esattamente l'occhiolino? Le capacità organizzative dimostrate da Maurizio Andreanò e Stefania Patti in occasione di questa presentazione sono state superbe e lasciano aperte ampie prospettive di attesa.
La proiezione è stata un successo! Devo ringraziare tutti coloro che hanno espresso il grande apprezzamento per l'opera, in particolare Cettina Rizzo e Mario Bolognari, che con affetto hanno voluto darmi dei meriti che, se non fosse stato grazie anche alla lora appassionata partecipazione, non avrebbero potuto esprimersi in modo così compiuto.
Qui e qui la notizia.
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