Lilà era il nome che avevamo dato alla graziosa cagnetta che dalla metà degli anni Novanta ci accompagnava ovunque. Lila è il termine sanscrito che indica il prodotto creativo della divinità quando si è messa a giocare alla creazione del mondo. Ci piaceva molto questo nome che si conformava perfettamente alla saggezza e flemmaticità innate che la piccola e amata meticcia nera manifestava in ogni occasione. Orchidea, la mia compagna di allora, oltre ad essere una donna molto bella e attrice cinematografica di fama, è una convinta animalista, molto attiva nella tutela dei diritti animali. Devo a lei tutte le mie conoscenze in questa ambito, oltre ad avermi fatto apprezzare le meraviglie che può donare l'intima confidenza di una vita in compagnia di 'un amico a quattro zampe'.
Tra l'altro per un paio d'anni avevamo lavorato insieme alla realizzazione del programma settimanale sugli animali di RadioRai che intitolammo: L'anello di Re Salomone, in cui lei conduceva e io curavo la regia. Erano anni che attendavamo l'opportunità di girare un film che potesse rendere onore a questo amore per Lilà e che avesse lei come protagonista. La giusta circostanza arrivò quando nel 2002 avevamo appena costituito una piccola società di produzione televisiva, Orchidea.com, e venimmo a conoscenza dell'intenzione di LegAmbiente Toscana di realizzare dei sussidi didattici per gli interventi nelle scuole in materia di diritti e gestione degli animali domestici. La Regione Toscana aveva infatti approvato un progetto regionale di educazione ad una sana e piacevole convivenza tra uomo e animali.
Proponemmo dunque un pacchetto di materiali consistente in un manuale cartaceo, che aveva per titolo "Randagio a chi?", un cd-rom e una videocassetta con il film: "Memorie di una cane qualunque", su nostro soggetto e sceneggiato da Toni Sangiuliano, eccellente musicista e geniale scrittore, nonché nostro caro amico, animalista convinto.